Eremo di Poggio Conte
L’Eremo di Poggio Conte, datato al XIII d.C. si trova al confine tra Lazio e Toscana ed è senza dubbio uno dei luoghi più affascinanti della Tuscia.
Affacciandosi dalla rupe tufacea, l’eremo domina la piccola radura boschiva in cui spicca una piccola cascata che s’infrange su di un sasso naturale dalla forma quasi conica.
Dalla radura, alzando lo sguardo, si viene subito catturati dal portale d’ingresso del piccolo ambiente sacro sormontato da un’apertura circolare.
Una volta superato il portale d’ingresso, l’eremo presenta due ambienti quadrangolari: Il primo mostra due serie di tre colonnine con capitelli ed una volta cipollata decorata da un disegno floreale scolpito e affreschi oggi sbiaditi.
L’ingresso era decorato inoltre da un grande ciclo di affreschi del XIII d.C., oggi conservato nel Museo Civico Archeologico di Ischia di Castro.
L’ambiente di fondo, leggermente absidato, presenta al centro un altare e sulla parete terminale un “trono” scolpito nella pietra con poggia schiena ricavato entro una nicchia cuspidata, il tutto sormontato da una volta a crociera decorata da affreschi con chiari riferimenti agli organi genitali maschili e femminili.
Il luogo fu realizzato durante l’alto medioevo da un gruppo di monaci che prendendo esempio da S.Antonio Abate, in fuga dalle tentazioni, decisero di rifugiarsi in questo luogo selvaggio e remoto dove, in simbiosi cn la natura, sentirsi più vicini a Dio ed al Creato.
Sono presenti anche altri eremi rupestri nella zona, e tutti questi probabilmente facevano riferimento all’abbazia benedettina di S.Colombano (oggi non più esistente).