Corchiano e dintorni
Monumento naturale delle Forre
Corchiano è stato uno dei principali centri dell’Agro Falisco centro-settentrionale.
Secondo M. Pallottino, “I Falisci furono da principio Latini senza soluzione di continuità tra le due rive del Tevere, tale continuità dovette essere interrotta dalla massiccia presenza Etrusca, cioè Veiente a Sud e dalla precoce penetrazione dei Sabini da Nord-Est”. E’ certo che nella fase avanzata del Primo Ferro ci fu un notevole incremento demografico collegato al fenomeno migratorio proveniente dal centro urbano di Veio che promuoveva in quel periodo la colonizzazione di altri territori che sarebbero quindi stati sotto la sua influenza, e a questo altri moviemnti demografici con relative infleunze culturali provenienti dall’area Latina, ciò nonostante , nel VIII a.C. dalle testimonianze archeologiche dei corredi funebri appare evidente la presenza di una cultura non etrusca dai tratti misti.
Corchiano, in corrispondenza del Rio Fratta in direzione del fiume Tevere, presenta le più antiche tracce umane già a partire dall’età del Bronzo Medio anche se le prime tracce di centri abitati Falisci si hanno nella fase avanzata del Primo Ferro (VIII a.C.) a Corchiano e a Vignanello.
L’Agro Falisco Settentrionale aveva i suoi confini ad est sulle sponde del Tevere, a Nord-Ovest alle pendici dei Monti Cimini, barriera naturale con il popolo degli Etruschi e a Ovest sulle rive del Lago di Vico.
In questo contesto, tenendo in considerazione le fonti epigrafiche e lo schema ortogonale applicato alle necropoli, probabilmente Corchiano fu punto di penetrazione privilegiato per la penetrazione della cultura etrusca nell’Agro Falisco.
Tra Falerii Veteres, Corchiano e Grotta Porciosa si creò un nodo viario nevralgico da dove partiva una strada diretta al Tevere, due verso l’Etruria Cimina; Corchiano insieme a Vignanello erano inoltre strettamente legate a Gallese che con la sua posizione a ridosso del Tevere costituì il punto di collegamento privilegiato per il contatto con gli altri popoli.
Lungo il corso del Rio Fratta, il torrente che circonda l’antico centro storico di Corchiano, si susseguono innumerevoli testimonianze archeologiche.
Dalle grotte preistoriche alle tagliate Falische fino ad arrivare alla pittoresca immagine della stratificazione in tempi recentissimi del riutilizzo di quegli stessi spazi, ricavati lungo le ripide pareti rocciose delle vie cave che gli antichi con tanta accuratezza lavorarono per accorciare e discendere con più facilità nelle profonde forre, l’area attorno Corchiano restituisce un immagine variegata e carica di vitalità.
L’antico terreno vulcanico costituito da piccoli corsi d’acqua e cascatelle, passando da fitti boschetti a scenari rupestri fino ad arrivare alle umide forre, presenta una flora ed una fauna ricca e variegata.
L’area nel 2008 è stata designata come Monumento Naturale della Regione Lazio.