CASTEL D'ASSO
Non molto distante da Viterbo, la necropoli di Castel d’Asso rappresenta oggi una delle più belle e complete testimonianze archeologiche della Civiltà Etrusca.
Tombe a dado scolpite nelle pareti rocciose della forra si susseguono mostrandosi al visitatore con eleganti facciate caratterizzate da incisioni dedicatorie, fregi decorativi e motivi simbolici come la porta dell’Aldilà, immagine ricorrente della cultura Etrusca, suggestivo simbolo del limite
invalicabile tra il mondo dei vivi e l’oltretomba.
Un primo studio della necropoli fu fatto nel 1817 dall’archeologo viterbese Francesco Orioli, a cui si deve anche la scoperta dell’ancora più imponente necropoli di Norchia vicino Vetralla.
Tra i visitatori del suggestivo luogo, George Dennis, diplomatico britannico ed appassionato etruscologo, colpito dal luogo lo paragonò alle Piramidi Egizie.
Sulla grande vallata sopra cui svettano le pareti delle numerose tombe, si affaccia sul lato opposto il piccolo castello medievale creando una suggestiva e palpabile stratificazione di epoche differenti.
La piccola fortezza difesa naturalmente dai profondi strapiombi e dalle barriere naturali tipiche del territorio, restituisce dall’alto del suo mastio centrale una visione a 360°, dal Monte Cimino alle torri ed i campanili della città di Viterbo.